Il novecento, la fusione e la ricostituzione
Nel 1908 il terremoto che colpì gravemente Messina causando decine di migliaia di morti (vedesi Terremoto di Messina del 1908), non risparmiò nemmeno Saponara causando 6 morti e molti edifici furono gravemente lesionati tra i quali la Chiesa Madre di San Nicola e il campanile, il palazzo degli Alliata, le Chiesa di Gesù e Maria a Saponara, quella di San Sebastiano a Cavaliere, la Chiesa dell'Immacolata e il convento e la Chiesa di San Pietro. Il monumento situato nella Piazza Umberto Iricorda i caduti della Prima guerra mondiale i quali furono la maggior parte giovani. Il 2 giugno del 1929 Saponara, che dal 1863 aveva mutato denominazione in Saponara Villafranca, costituì insieme a Bauso, Calvaruso e le frazioni Divieto e Serro del comune di Messina, il nuovo comune di Villafranca Tirrena. Ciò destò del malcontento tra la popolazione saponarese che desiderava l'autonomia (di cui godeva dal 1824), visto che il paese era in via di forte sviluppo economico e aveva i propri interessi. Dopo varie vicende politiche e proteste, l'Assemblea regionale siciliana, con legge n. 53 del 26 novembre 1952, ricostituì l'autonomia comunale nei vecchi confini e sotto il nome di Saponara. (Fonte Wikipedia)
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