Il Duomo di Messina

Costruito al tempo dei Normanni, fu consacrato dall’Arcivescovo Berardo nel 1197, alla presenza dell’imperatore Enrico VI di Svevia e la regina Costanza d’Altavilla. La sua storia, travagliata, lo vide protagonista di ripetute distruzioni e ricostruzioni.A partire dal 1300 la Cattedrale di Messina visse un periodo di rinnovamento e arricchimento decorativo, che durò per diversi secoli.Nel XIV secolo, per volere dell’Arcivescovo Guidotto de Habiate, furono realizzati i mosaici dei catini absidali e tra i sec. XIV e XVI furono realizzati i portali e i rivestimenti marmorei della facciata.Nel ‘500 fu iniziata la realizzazione delle cappelle dell’Apostolato e fu eseguito il pavimento marmoreo. Verso la fine del ‘600 furono introdotti nuovi elementi architettonici e decorativi di gusto tipicamente barocco, che alterarono notevolmente le linee originarie del tempio. Nel 1783 un terremoto danneggiò notevolmente l’edificio, distruggendone il Campanile, alto 90 m., che venne, in seguito, sostituito da due piccole torri campanarie inserite sulle absidi laterali.; sul transetto fu impostata una grande cupola.Il 28 dicembre del 1908, un terremoto del 12°grado della scala Mercalli, rase al suolo la città di Messina causando la morte di 60.000 persone. La Cattedrale fu quasi completamente distrutta, rimasero solo parte dei muri perimetrali e le absidi. Il resto divenne un cumulo di macerie.L’Arcivescovo Mons. D’Arrigo iniziò l’opera di ricostruzione, poi continuata e portata a termine dall’Arcivescovo Mons. Angelo Paino. Nonostante le numerose distruzioni e ricostruzioni la Cattedrale di Messina affascina ancora oggi i visitatori per la bellezza e l’eleganza delle sue linee. All’interno sono visibili diversi monumenti funebri di Arcivescovi sopravvissuti alle varie distruzioni, nonché il mosaico dell’abside di sinistra quasi interamente originale.Buona parte delle opere distrutte furono riprodotte, quali le statue dell’Apostolato lungo le navate laterali, il baldacchino dell’abside maggiore, i mosaici dell’abside centrale e parte di quella destra. (Fonte messinarte.it)

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